La scena sembra inverosimile, da non credere ai propri occhi; eppure è proprio così: un Cane da caccia sta inseguendo un Leone. Per coglierlo a tradimento, l’inseguitore si arresta e si nasconde dietro un cespuglio ogni volta che la belva si guarda in giro in cerca di preda, non certo perché si è accorta di essere inseguita.
I due animali attraversano una prateria, si inoltrano poi nel bosco…
Pochi passi ormai li distaccano; il Leone ancora ignaro di avere dietro le calcagno quell’insolito “detective” si gira lentamente ed emette un ruggito. Il Cane allora fa un fulmineo balzo indietro, poi un rapidissimo dietro-front e se la dà a gambe levate con una velocità supersonica.
Una Volpe che da lontano ha assistito alla scena quando il Cane, trafelato, con gli occhi fuori della testa per il terrore le passa vicino, gli grida:
— Fermati! Oramai ne hai fatto di fuggi-fuggi. Calmati e riposati. Povero illuso, volevi inseguire nientemeno che il Leone per farti bello con le tue amiche cagnette, far vedere loro quanto sei coraggioso…
— Ma — protesta il Cane con un fil di voce per l’umiliazione e con la coda fra le gambe — io credevo che…
— Tu credevi — tronca concludendo la Volpe — credevi di avere il coraggio di affrontare un Leone? Ma se non sei stato capace di resistere al suo ruggito! Ringrazia il Cielo che non ti ha neppure preso in considerazione!

